processione venerdì santo

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venerdì santo

La Processione del Venerdì Santo viene coordinata dalla confraternita dei Turchini o dell'Immacolata Concezione, fondata nel 1629 dai padri Gesuiti e tutti i partecipanti indossano l'abito bianco sormontato dalla "mozzetta", un mantello di colore azzurro.

Nella piazzetta antistante l'Abbazia di San Michele Arcangelo, il confratello dei Turchini più anziano procede alla cosiddetta "chiamata" di tutti i partecipanti secondo un ordine ben stabilito.

All'inizio del corteo vi sono i MISTERI, tavole plastiche che vengono realizzate ogni anno dai procidani, nei mesi che precedono il Venerdì Santo nei portoni del Centro storico dell'Isola (ma oggi anche in tendostrutture) seguendo una tradizione trasmessagli dai loro padri.

I Misteri rappresentano episodi dell'Antico Testamento o del Vangelo e vengono raggruppati per tema religioso.

La Processione si apre con uno straziante suono di tromba e la risposta di 3 colpi di tamburo che, in nell’antica Roma, accompagnavano i condannati a morte.

Sfilano, così, i misteri variabili, le statue a soggetto religioso fisso, le bellissime statue del Cristo Morto (sec. XVIII di Carmine Lantriceni) e dell'Addolorata (sec. XIX), il pallìo (baldacchino funebre), la banda musicale dell'isola che esegue marce funebri, le autorità religiose, civili e militari dell'isola ed, infine, il pubblico.

A seguito della statua dell'Addolorata, sfila il corteo degli angioletti.

Bambini di età non superiore ai 2 anni, indossano un abitino nero con ricami dorati a segno di lutto similare al vestito della Vergine Addolorata.

La Processione dei Misteri ha termine in Piazza Marina Grande, mentre le statue del Cristo e dell'Addolorata vengono ricondotte nell'Abbazia di San Michele Arcangelo ove, nel primo pomeriggio, viene celebrata la famosa funzione religiosa de l'Agonia.